Rock Progressivo vol. 2. Linee di confine: il nuovo libro di Stefano Orlando Puracchio

Dopo il successo del primo volume sul progressive, l’autore torna con un e-book e una rinnovata indagine sugli artisti ‘prog-rock di frontiera’: dai Solaris al Perigeo, dai Kansas agli Arti & Mestieri

 

Stefano Orlando Puracchio
ROCK PROGRESSIVO Vol. 2. LINEE DI CONFINE

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Un ritorno sul luogo del delitto. Così Stefano Orlando Puracchio definisce il suo secondo libro Rock Progressivo Vol. 2. Linee di confine: un lavoro che già dal titolo si avvicina a territori meno canonici e inquadrabili del prog-rock, con l’obiettivo di esplorare, dopo i classici del primo volume, nomi, ambienti e sottogeneri meno familiari. Il primo libro Rock Progressivo: Una guida aveva illustrato la genesi e gli sviluppi del fenomeno prog-rock, individuando moduli compositivi, connessioni con aree estranee al rock e direzioni stilistiche: Linee di confine si sofferma su protagonisti dell’era classica e del new prog (dai Kansas ai Marillion, dagli Arti & Mestieri agli Unreal City) ma anche su nomi meno “ingombranti” come Secret Oyster, Solaris e Agorà, avvicinandosi così a un’idea di progressive come approccio e attitudine, più che genere.

Pubblicato nell’estate del 2014, Rock Progressivo: Una guida è stato il libro d’esordio di Stefano Orlando Puracchio. Classe 1980, giornalista professionista e grande amante del prog-rock, Puracchio vive tra Roma e l’Ungheria, dove si occupa di scrittura come freelance. Il suo primo libro ha riscosso notevole attenzione da parte degli addetti ai lavori e anche il sequel Rock Progressivo Vol. 2. Linee di confine susciterà interesse, a partire dai numerosi musicisti intervistati: Ádám Török (Mini), Attila Kollàr (Solaris), Enrico Olivieri (Metamorfosi), Renato Pezzano, Emanuele Tarasconi & Francesca Zanetta (Unreal City), Toni Fidanza (Orchestra Contemporanea), Giovanni Tommaso, Franco D’Andrea e Bruno Biriaco (Perigeo), Beppe Crovella (Arti & Mestieri), Massimo Manzi, Gabriele Possenti e Renato Gasparini (Agorà), Karsten Vogel (Secret Oyster), Steve Rothery (Marillion), Alessandro Papotto (Banco del Mutuo Soccorso, Periferia del Mondo), Rich Williams (Kansas), tutti disponibili ma raccontare le proprie esperienze e il proprio rapporto con il mondo del progressive. Dichiara l’autore: “Ho pensato di cercare tutte quelle situazioni e tutti quei protagonisti in qualche modo “borderline”, fuori dagli schemi e dagli stilemi progressivi. Se nel primo libro ho voluto “costruire” una definizione di Prog, nel secondo ho voluto “distruggere” una certa definizione affibbiata ad alcuni artisti, seguendo in un certo senso le filosofie orientali o, più semplicemente, il concetto della cintura del Karate. La cintura del maestro è nera perchè si è sporcata dopo anni di duro allenamento ma dopo un po’, sfilacciandosi, torna bianca: il maestro deve, a quel punto, tornare allievo e riprendere a studiare”.

Trattandosi di prog di confine, Puracchio ha evitato un linguaggio difficile, ponendo l’attenzione sulle testimonianze dei musicisti coinvolti: “Nella divulgazione si rischia di finire impantanati nella “sindrome dall’aeroplanino”, imboccando il bambino anche quando è già più che adolescente, per questo motivo torno a fare il mio mestiere, il giornalista. Ritengo che siano i protagonisti a dover parlare del proprio lavoro: noi giornalisti dobbiamo essere un tramite o, al limite, dobbiamo con le giuste domande stimolare una conversazione. Certo, non mancano le mie riflessioni, ma saranno come sempre più dei consigli d’ascolto rispetto a delle dichiarazioni immutabili scritte nella pietra”.

Il libro è disponibile in italiano e in inglese sulle principali piattaforme di vendita online (incluse Amazon e iTunes).

Info:

Rock Progressivo Vol. 2:
www.progressiverock.info

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