Diario

The Rhythm Method (diary): 21 giugno 2012

“Pagine di libro da voltare con meccanico dolore”. Quante pagine del nostro passato sfogliamo con coscienza e consapevolezza, altro che meccanicamente, per citare Qui dio non c'è, uno dei gioielli “minori” di Claudio Baglioni. Tra le mie pagine personali talvolta mi è accaduto di sfogliare quelle di una mia vecchia

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The Rhythm Method (diary): 19 maggio 2012

Fino a giovedì mattina, avevo incontrato Girolamo De Simone solo una volta. E dire che lo conoscevo abbastanza bene: ammiravo la sua esperienza di compositore autorevole e personale, di divulgatore instancabile di “musiche di frontiera”, direttore di Konsequenz e firma del Manifesto (aveva anche recensito un mio libro sui Lingalad!),

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The Rhythm Method (diary): 7 maggio 2012

Antiviaggiatore? Antiturista? No, più semplicemente sono un disordinato collezionista di scorci ed emozioni. Le mie vacanze – solitamente brevi e intense come un blitzkrieg, oltre che inevitabilmente collegate a impegni lavorativi – lo testimoniano. Niente file ai musei, niente visite di massa a parchi, cattedrali o reggie, bensì una disarticolata

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The Rhythm Method (diary): 25 aprile 2012

Disclaimer pippaiolo per chi non mi conosce: sono l’individuo meno festaiolo del mondo. L’unica cosa che potrei festeggiare è una reunion dei Led Zeppelin – con resurrezione di sua maestà John Bonham, of course – e annesso concerto davanti casa mia. Per il resto, vade retro compleanni comunioni onomastici addii

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The Rhythm Method (diary): 13 aprile 2012

Su questo strabenedetto libro su Harry Smith non c’è uno stramaledetto spazio vuoto per scrivere: sarebbe stato un gesto simbolico perfetto. A dire il vero avrei potuto scrivere nella terza di copertina ma odio la carta flessibile: da grafoesteta quale sono preferisco il cartone rigido, così fermo e rassicurante per

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The Rhythm Method (diary): 8 aprile 2012

Non avevo mai pensato di fare radio. Non era contemplato nell’orizzonte di eventi che credevo avessero fatto la loro prossima apparizione nella mia vita. Preferivo e preferisco scrivere, affidare alle dita e agli occhi i miei pensieri. A dire il vero non sono mai stato neanche un grande ascoltatore radio:

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The Rhythm Method (diary): 5 aprile 2012

“Le avventurine”. Però bisogna pronunciarlo con fare giocoso e sorpreso, arrotolando un po’ la erre nel palato. Così mia moglie ed io chiamiamo le zingarate che talvolta ci concediamo per vagare con il corpo e la testa, alla ricerca di quell’aria profumata, di quello scorcio di tetti e comignoli, di

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The Rhythm Method: diary (2 aprile 2012)

Quando ho cominciato a cercare immagini per questo sito, mi sono felicemente imbattuto in due foto – una pubblicata, l’altra impubblicabile – che mi ritraggono bambino, seduto alla scrivania, carta, penna e tanta voglia di scrivere. Ho sempre scritto. Insieme all’ascoltare musica è l’attività che mi accompagna dalla più tenera

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