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Che il 1973 sia un anno “storico” lo dimostra la lunga lista dei capolavori usciti in quei dodici mesi. Basti citare The dark side of the moon dei Pink Floyd. Uno per tutti. Ma gli altri non sono da meno: dai Genesis a Mike Oldfield, dai Led Zeppelin a Bruce Springsteen, dagli Who agli Yes, senza dimenticare gli italiani dell’irripetibile generazione progressive (Osanna, Le Orme, Acqua Fragile).

33 i recensori coinvolti – esperti, scrittori, saggisti – come i giri di un Lp, per raccontare “oggi” questa straordinaria musica di “ieri”, una musica per tutti i gusti, dal blues al jazz, dal folk alla psichedelia, dal rock al prog. La vera sfida dei curatori è stata quella di provare a rileggere lavori molto conosciuti attraverso occhi nuovi, contemporanei; e se molti dei partecipanti al progetto, “diversamente giovani”, hanno avuto la possibilità di vivere in diretta gli eventi di cui scrivono, non mancano i “giovanotti”, quelli che hanno saputo apprezzare l’eredità che qualcuno ha loro lasciato, e ora ne fanno buon uso, condividendo col mondo la loro passione e le loro conoscenze.

È passato mezzo secolo, ma questa musica fa ancora parte delle nostre vite e delle nostre coscienze.

Donato Zoppo partecipa con tre schede: Photos Of Ghosts della PFM, Tres Hombres degli ZZTop, Sabbath Bloody Sabbath dei Black Sabbath.

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