Diario

The Rhythm Method (diary): 22 gennaio 2013

– “Si può creare una banana in laboratorio?”. Domanda strana, lo so, me l’ha posta un tipo ancora più strano qualche ora fa, in una fosca e uggiosa serata beneventana. Stavo scappando in radio – come sempre in ritardo e con in mente una galoppante Mela di Odessa degli Area

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The Rhythm Method (diary): 10 gennaio 2013

Come nasce un diario? Così, come ora: da un seme. Quando decisi di aprire questa sezione del sito, dichiaratamente autoreferenziale proprio come il diario segreto di un giovincello, non avevo in mente grandi obiettivi. Molto semplicemente ero alla ricerca di un’altra faccia della mia scrittura, lontana dalla macchina da guerra

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The Rhythm Method (diary): 8 gennaio 2013

“New life starts from every day”. Mia massima del 2013. E per cominciare bene, anche oggi grande musica a colazione: Tàncolnak a kazlak dei Djabe. Quanto ho amato questo disco. Quanto lo amo ancora. Benchè sia un ottimo album, benchè la band sia in stato di grazia, il rock-jazz del

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The Rhythm Method (diary): 1 gennaio 2013

“Nulla accade per caso. Tutto è scritto, dalla grande mappa celeste alla pianta dei piedi. It’s just a matter of Heavy ConneKctions”. Sfogliando a caso il mio ricco blocchetto di appunti crimsoniani e non – proprio quello nel quale il 25 settembre scorso avevo scritto grande così DISCIPLINA – trovo

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The Rhythm Method (diary): 27 dicembre2012

Quant’è difficile essere originali. Se poi abiti in provincia, le cose si mettono maluccio, Piero Chiara e Paolo Conte ne sapevano qualcosa. Solo qui puoi trovare un sorprendente bestiario umano, un aberrante calendario di mostruosità giustificate dall’esigenza insopprimibile di salire alla ribalta, di farsi notare ad ogni costo, di guadagnare

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The Rhythm Method (diary): 27 novembre 2012

Quando ero piccolo, dopo essermi ficcato nel sedile di dietro della macchina del mì babbo, scoprivo inauditi piaceri nel viaggio che ci portava ad Occiano. Gli ultimi giri di curva prima di approdare al paesello erano l’epitome della tristezza: si era già arrivati. Quando il rimbombo interiore che precede i

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The Rhythm Method (diary): 9 novembre 2012

Le farfalle scelgono i vetri anteriori delle auto per spiaccicarsi, i gatti si scaldano sui motori appena spenti, Lemmy fa i gargarismi da purcello col Jack Daniels, i saggi costruiscono paesini su schiene d’asino tra order cialis le montagne. Insomma, Homo faber ipsius fortunae, bestia etiam… A proposito di paesi,

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The Rhythm Method (Diary): 27 ottobre 2012

Io amo Firenze. Lo so, non ha lo stesso impatto di “Ich bin ein Berliner”, la retorica it’s not my cup of tea, con buona pace di Quintiliano. Però amo Firenze. Amo arrivarci anche per vie traverse, tipo via Trento. Raggiungere il Trentino su rotaia è pura gioia per gli

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The Rhythm Method (diary): 1 ottobre 2012

Se ho vinto se ho perso. Parlami ancora. Città invisibili. Tre album. Tre dischi. E quando dico dischi intendo 33 giri: copertinona, vinile, nero, tondo, puntina, solco, fruscio, erezione, orgasmone, relax. Gira la facciata e ripeti. Nativi digitali fottetevi. Tre dischi dei Kina, non so se mi spiego. Oggi pomeriggio

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The Rhythm Method (diary): 26 settembre 2012

“Buon pomeriggio signor Donato, sono Carmelo e la chiamo per sottoporre alla sua attenzione una speciale promozione di Sky!”. “La ringrazio Carmelo ma non le faccio perdere tempo, non guardo la Tv e Sky non mi interessa”. “Ma come signor Donato? Il calcio, lo sport: non guarda queste cose? Ma

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