Fin de siècle: Claudio Sottocornola tradotto in Romania

Daniel Dragomirescu traduce per la prestigiosa collana rumena una rappresentativa silloge poetica del filosofo bergamasco, tra sperimentazioni linguistiche, l’ermetismo delle origini e l’approdo alla sintesi degli haiku


Claudio Sottocornola
“Fin de siècle”
(trad. Daniel Dragomirescu)
Bibliotheca Universalis
Editura PIM – pp.106

Sottocornola rumeno

Claudio Sottocornola arriva in Romania. La prestigiosa rivista internazionale Contemporary Literary Horizon omaggia il filosofo, poeta, musicologo e performer inserendolo nella sua Bibliotheca Universalis, che cura la pubblicazione di autori di ogni parte del mondo nell’autorevole collana Aula Magna. Tradotte con sensibilità dallo scrittore, giornalista ed editor bucarestano Daniel Dragomirescu, le poesie di Sottocornola (che spaziano dalla metà degli anni ’70 al nuovo millennio) tratteggiano gli scenari di una “Fin de siècle”, come titola la silloge, che si spinge sino ai nostri giorni, fra pensiero debole e fenomeni migratori, crisi globale e ricerca di senso.Fin de siècle propone 33 poesie scelte di Sottocornola, nella duplice versione italiana e rumena, un’introduzione critica di Dragomirescu e un profilo culturale dell’autore in italiano, inglese e rumeno, insieme ad una bibliografia completa delle opere.

“Ho scelto la storica espressione fin de siècle per titolare la nuova silloge delle mie poesie dal 1974 al 2008, – spiega Sottocornola – perché, tra la fine dell’800 e la Prima guerra mondiale, designava il movimento culturale che esprimeva il crollo di un sistema di valori e di riferimenti tipici della civiltà europea, e la nascita di un nuovo orizzonte culturale. Simbolisti come Paul Verlaine e i decadentisti in genere ebbero allora una chiara percezione del trapasso in atto, che a me pare analogo a quello espresso dall’attuale crisi di civiltà, forse ancor più radicale e irreversibile. Per questo – continua l’autore – nelle mie composizioni l’approccio è evanescente e musicale, come se ci si muovesse tra i flash back del ricordo e le atmosfere oniriche di un sonno gravido di malinconia e presagi”. Il filosofo-poeta attraversa trent’anni di produzione poetica e varie sperimentazioni linguistiche, dall’ermetismo degli esordi poetici ad una ricerca nell’universo semantico del pop (cinema, canzone, pubblicità, media…), fino ai più recenti lavori di sottrazione che approdano a icastiche e ipnotiche composizioni in stile haiku.

Definito “il filosofo del pop” dalla stampa italiana per l’utilizzo di modalità espressive legate al mondo dello spettacolo, attraverso le sue affollatissime lezioni-concerto sul territorio, Sottocornola si muove in controtendenza rispetto all’approccio analitico e monotematico di tanta cultura contemporanea, preferendone uno olistico e interdisciplinare, che lo vede autore di opere e performance multimediali, in cui musica, poesia, immagini, restituiscono una interpretazione a tutto tondo dell’attuale crisi di civiltà e – con discrezione – suggeriscono, evocano, prefigurano possibili scenari di autenticità e valore. Come nei recenti Effatà (Marna, pp. 90), raccolta di saggi e interventi sul territorio, e Una notte in Italia (CLD), pendrive con oltre sei ore di live sulla Storia d’Italia attraverso la canzone contemporanea.

Claudio Sottocornola (Bergamo, 1959) è ordinario di Filosofia e Storia, giornalista pubblicista, docente di “Storia della Canzone e dello Spettacolo” presso la “Terza Università” di Bergamo, poeta, artista visuale, cantante e interprete-performer. Nel corso della sua lunga e polimorfica attività, Sottocornola ha tenuto centinaia di spettacoli e ha pubblicato cd, DVD, raccolte poetiche e numerosi saggi che spaziano dal mémoire alla riflessione teoretica e spirituale.

Claudio Sottocornola:
www.claudiosottocornola-claude.com

Synpress44 Ufficio Stampa:
www.synpress44.com