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Raccolti e recensiti da: Claudio Aloi, Giuseppe Di Spirito, Roberto Vanali, Franco Vassia, Donato Zoppo. Prefazione di Aldo Tagliapietra (Le Orme).

Nel 1969, esattamente quarant’anni fa, i King Crimson pubblicavano In The Court Of The Crimson King, il loro disco d’esordio ma soprattutto il manifesto di quel nuovo linguaggio musicale che sarà battezzato “progressive”. In quell’anno uscirono tanti altri album di gruppi essenziali per la nascita e la definizione del genere: Van Der Graaf Generator, Yes, Jethro Tull, Family, Soft Machine, Pink Floyd, Can e tanti altri. A quasi mezzo secolo di distanza, nonostante il progressive sia scomparso e poi si sia rigenerato per nuove generazioni di ascoltatori, è giunto il momento di una guida “definitiva” in materia, che abbia la funzione di presentare non solo i classici del genere, ma anche gli alfieri del “new progressive” contemporaneo, nonchè tutte le correnti e i sottogeneri costantemente ignorati nelle iniziative editoriali.

Oltre 1.100 artisti trattati, immagini di 2.200 dischi, 456 pagine, sei tra i più preparati e noti divulgatori di rock progressivo, un’analisi approfondita di 40 anni di prog: questo è Prog 40 – Quarant’anni di progressive-rock internazionale, curato e illustrato dal musicista e disegnatore Maurizio Galia, scritto da Claudio Aloi, Giuseppe Di Spirito, Roberto Vanali, Franco Vassia e Donato Zoppo, tra le firme più note e prestigiose del panorama progressive, provenienti da testate come Arlequins, Nobody’s Land, MovimentiProg, Rotters Club e Wonderous Stories.

Per la prima volta viene presentato il più completo e dettagliato elenco degli artisti di quest’area, più volte dato per morto eppure ancora amato e ascoltato in tutto il mondo. Una ricerca effettuata e compilata da sei autori preparatissimi e testata sulle più complete collezioni discografiche mondiali, pubblicata in 456 pagine in b/n ricche di immagini. Il proto-progressive e le nuove tendenze degli ultimi anni, i classici dell’età d’oro e l’epoca del new prog, i pionieri delle scuole nazionali maggiori e minori (Germania, Italia, ma anche il prog terzomondista), le correnti (Canterbury, RIO, Zeuhl, space, chamber-rock etc.) e le “one-shot bands”: questo il contenuto di Prog 40, arricchito dalla prefazione di Aldo Tagliapietra, cantante e bassista delle Orme.

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