Doug Jerebine: ‘Is Jesse Harper’ (Drag City)
Is Jesse Harper, il disco di Doug Jerebine pubblicato da Drag City, recensito su Jam di febbraio 2012,
Is Jesse Harper, il disco di Doug Jerebine pubblicato da Drag City, recensito su Jam di febbraio 2012,
Bill Laswell è uno dei titolari delle più copiose discografie esistenti: come musicista e produttore, in proprio, sotto mentite spoglie o in gruppo, ha all’attivo una miriade di album. Eppure nulla con Cuneiform. L’operazione che più lo avvicina all’ambito dell’etichetta di Steve Fegenbaum è il celebre remix davisiano di “Panthalassa”,
Che simpatici i Camembert. E non solo per l’ironia, merce rara nel “multiverso” progressive, così attento a prendersi sul serio isolando il sano e sacro cazzeggio. Degni eredi di Gong e Frank Zappa per la capacità di essere folleggianti ma con una notevole abilità musicale, i Camembert tornano a due
Nel corso degli ultimi anni la Moonjune ha assunto un ruolo guida nel panorama internazionale, diventando l’etichetta leader nel campo del rock-jazz, sia quello più vicino all’esperienza di Canterbury e a certo progressive, sia all’avant-rock legato ad esperienze improvvisative. Merito indubbiamente della tenacia e della capacità del patron Leonardo Pavkovic,
PETER GABRIEL LA COLLEZIONE ESCLUSIVA DEL CAMALEONTE DELLA MUSICA! La prima uscita con NEW BLOOD e il cofanetto in regalo da venerdì 16 marzo in edicola
Grande voce e giovane età: una mia intervista al bluesman di Bristol, apparsa sul mensile Jam – Viaggio nella musica, numero di febbraio 2012:
Un ricordo da uno splendido concerto, una delle più belle esibizioni del 2011.
Croce e delizia degli appassionati, il nuovo progressive sorto dalle ceneri di un’utopia e dalla seconda metà degli anni ’80, ha consegnato alla storia cumuli di derivazioni e prolissità ma anche tante ottime idee, molti dischi eccellenti, un pugno di band capaci di fare bella figura accanto ai giganti del
Quando si è “più realisti del re” si rischia di suonare vecchi e nostalgici a prescindere dal genere. “Big Time” di Adrian Weiss è un buon esempio di un pezzo di anni ’80 – epoca d’oro dei guitar hero più intrepidi – trasportato nella contemporaneità. Ma per fortuna Weiss ha
Ecco il disco che non ti aspetti. Conosciamo bene il mondo Djam Karet, l’arte dell’improvvisazione sviluppata dalla band californiana in un trentennio di attività, l’imprevedibile atteggiamento di Gayle Ellett e soci di fronte alle possibilità offerte dalla jam, però il progetto Hillmen ha qualcosa in più. Il fattore “stupore”. I