Mudra Sounds IX.

Non ricordo più se venne prima l’intervista o l’ascolto del disco. Si tratta pur sempre di trent’anni fa, quando musica e scoperte andavano di pari passo, letture incrociate ad ascolti connessi a visioni. Un arcobaleno cangiante, dal quale ogni tanto emergono fugaci sprazzi di memorie.
Kory Clarke dichiarò – a Rumore o al Mucchio? o forse a RockHard?: “Questa generazione è destinata a fallire, non abbiamo più ideali. Il nostro Vietnam è l’AIDS”.

Salutations To The Ghetto Nation pullula di frasi/slogan, urlate tra le bordate di un heavy rock punkeggiante e serio, politico. Titolo importante, Ghetto Nation. Potente assai quel disco, incazzato con solennità. Big Paul Ferguson dei Killing Joke era andato via ma il maglio elettrico restava.

In Love Destruction Kory urla, con tutta la rabbia in corpo: Don’t pledge allegiance to flags, I burn ‘em.
A volte basta così poco per comprare un disco.