6 dicembre 1980 – 6 dicembre 2025.
45 anni di rock.

Oggi si celebra un anniversario importante per la storia della musica italiana. Il 6 dicembre di quarantacinque anni fa, sabato sera piovoso, i Litfiba debuttarono in concerto alla Rokkoteca Brighton. Bel nome per un locale, ma altro non era che lo scuro e stretto scantinato della Casa del Popolo di Settignano, diretto dal povero Nicola Vannini – di lì a poco sarebbe diventato la voce dei Diaframma, una quindicina d’anni dopo avrebbe fondato Audioglobe – che ci ha lasciato un paio di settimane fa.

Un concerto elettrizzante in una sudatissima nuvola di fumo, ricorda Piero Pelù che per l’occasione si tuffò anche sul pubblico, inaugurando una sua antica pratica adrenalinica; una bolgia satanica, disse Ghigo Renzulli, che aveva gli spettatori talmente addosso che lo spinsero facendogli perdere il plettro.
La scaletta fu breve, tipica dei loro esordi darkwave, con i primissimi brani: Litfiba, Your Body, A Satana, Mars, Under The Moon, In My Head, Il Segnale, Life Kills, Control, After Death. Secondo Antonio Aiazzi suonarono anche W.X.J.L. Tonight degli Human League. Non c’era ancora il grande classico Guerra, ma neanche il pericoloso spettatore fuori di testa che un paio di mesi dopo avrebbe lanciato un bel po’ di uova marce sul palco all’indirizzo di Gianni Maroccolo.

È stato il battesimo del fuoco di una lunga avventura elettrica, ma anche l’inizio del mio libro su Desaparecido, consigliatissimo come regalo di Natale 2025.