Rock internazionale

douBt: ‘Mercy, Pity, Peace & Love’ (Moonjune)

Un concept album strumentale? Idea originale vista l’assenza di uno spunto narrativo che faccia da collante testuale. La proposta arriva dai douBt, formazione della scuderia Moojune attesa al varco dopo l’ottimo esordio “Never Pet A Burning Dog”. Per il debutto del 2010 il trio si chiuse negli Electromantic Studios di

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Tohpati Bertiga: ‘Riot’ (Moonjune Records)

Se dovessimo cercare una “next big country” della musica “altra”, questa sarebbe sicuramente l’Indonesia. In particolare in campo progressive/fusion, la nazione di Giacarta ha offerto nel corso degli anni numerose realtà di notevole interesse, rimaste nascoste e scoperte solo da pochi appassionati sparsi in tutto il mondo. Pensiamo a nomi

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Samuel Hallkvist: ‘Variety Of Loud’ (Boogie Post Recordings)

“Asymmetrical dance music”. Considerata l’ambiziosa geometria dei brani, il gioco bizzarro ma rigoroso di linee, curve e strati sonori, infine la “scientifica” varietà di rumori che dà il titolo all’opera, sembra strano che Samuel Hallkvist abbia usato come parola d’ordine per il suo nuovo disco il concetto di dance asimmetrica.

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Echolyn: ‘echolyn’ (Echolyn, 2012)

Quando si vive nella musica, quando la propria vita è scandita dalle uscite discografiche e dai concerti, può capitare che una reunion o un comeback scatenino strani meccanismi spaziotemporali. Un nuovo disco degli Echolyn, “la” formazione progressive dell’ultimo ventennio, ha questo potere, soprattutto dopo sette anni di silenzio. Era il

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Mantric Muse: ‘Mantric Muse’ (Transubstans)

A differenza di altri generi o correnti, lo space rock – come il doom, lo stoner e certo indie – ha geneticamente impressa in sè una staticità di fondo. Basta pensare alle discografie di band pur leggendarie come Hawkwind e Ozric Tentacles per capire quanto possa essere limitato tale schema.

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