Rock italiano

Phoenix Again: ‘ThreeFour’ (Ams/BTF)

Se è vero che la fenice risorge dalle proprie ceneri, da una band con questo nome non ci si può non attendere una rinascita. Con la sigla Pheonix Again si fa risentire una delle più misconoscuite ma seminali formazioni del new progressive italiano. I Phoenix nacquero a Brescia nel 1981,

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Cumino: ‘Tomorrow in the battle think of me’ (Cumino Music)

Conosciamo bene Luca Vicenzi e proprio per questo il suo nuovo progetto Cumino ha una doppia attrattiva. Il deus ex machina di Zita Ensemble e Orchestra Panica prosegue nel suo percorso di alleggerimento e “scarnificazione” musicale: d’altronde il rapporto tra i due ensemble menzionati si muove proprio in questa direzione,

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Slivovitz: ‘Bani Ahead’ (Moonjune)

Sarà la lunga ombra di Carosone o l’influenza di Pino Daniele, ma le formazioni napoletane hanno una confidenza quasi “eccessiva” con il jazz e in particolare con le derivazioni fusion. E’ un caso più unico che raro in Italia e meriterebbe un’approfondita riflessione sociologica e culturale, ancor prima che musicale.

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Sithonia: ‘La soluzione semplice’ (Lizard Records)

Al sentire pronunciare il nome Sithonia, gli appassionati di viaggi e geografie penseranno all’antica Grecia, alla penisola calcidica e alle meraviglie del Mare Egeo. Da par loro, il cultori del progressive non penseranno certo a una vacanza mediterranea ma a uno dei gruppi più interessanti della prima ondata new prog

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Molecole n. 26: Bobby Soul, Fabrizio Cammarata, Luca Gemma

Sculettare. Ancheggiare. Gridolini. Un profondo senso di pulsazione che ti fa ribollire il sangue. Bobby Soul sa bene quali sono le conseguenze del groove, misterioso segreto che si cela dentro ogni solco di black music: il nuovo disco ne è testimonianza perfetta. Conseguenze del groove è la sapiente miscela che

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