“Amavo così tanto la musica e avevo una tale ambizione da inseguire qualcosa che andasse oltre il lavoro. Desideravo che le persone vedessero l’artwork sentendo la musica”.
Non gradisco il termine visionario. Preferisco si parli di lungimiranza.
Colui che guarda lontano, che vede al di là, sa cosa c’è tra il suo occhio e il futuro. Conosce il percorso. La partenza e l’arrivo. Un itinerario di consapevolezza, oltre che di coraggio e tenacia. E una passione che divampa.
Così era Alex Steinweiss.
Il librone Taschen – magia per gli occhi, stimolo creativo per il nostro archivio di memorie sonore – è un cammino nel suo mondo, sin dai fasti Columbia Records.
Il segreto è tutto qui: “Lo confesso: li avrei pagati io per il lavoro che mi diedero. Era un’opportunità che non avrei mai trovato altrove”.