A ciascuno il suo, dice il saggio.
Un monito prezioso in tempi in cui tutti dicono tutto e soprattutto scrivono di tutto, spesso e volentieri senza il lungo preliminare dello studio. L’immersione nel sapere che diventa essere, non il sentito dire orecchiato tra i venticelli social nè la spulciata su Wikipedia.

Un mio antico desiderio, in omaggio a una devozione silenziosa, è scrivere un libro su Totò. Per farlo – nel caso, ciò accadrà in un lontano futuro vista la complessità della materia – sarà doveroso tornare al cruciale L’uomo e la maschera. Questa è la copia Pironti del 1993 ma il testo di Goffredo Fofi e Franca Faldini arriva da lontano e ha avuto numerose riedizioni. Ha attraversato e interpretato il tempo come il suo autore, che ci ha lasciato oggi a 88 anni.

Come spesso accade quando un libro è un’opera-mondo, un lavoro totalizzante che svela anche la provenienza, il metodo e gli orizzonti del suo creatore, questo viaggio nella vita di un buffone serissimo è un potente promemoria. L’occasione per ricordare l’importanza dello studio trasversale, vitale, mai pedante. Affrontato consapevolmente nel reale, nel non-compiacente.