Roland Topor lo aveva detto: il rogo è preferibile al macero, anche se suscita maggiore indignazione.
A differenza del libro estinto con fiamma, il foglio rigenerato “brulica di fantasmi, parole che risorgono, desinenze verbali che finiscono per decomporsi, brandelli di punteggiatura che riaffiorano”.
Mi piace l’idea delle ceneri del prog.
Un punto di vista e di riascolto ribaltato su un genere morto e rinato come un’araba fenice legata a catene pesantissime.
Mi sono anche imbarazzato perché l’autore cita molto spesso i miei libri ed è stimolante rivedersi nelle altrui valutazioni, a volte in veste di ipse dixit autorevole, altre volte come trampolino di lancio per pareri critici, vivafripp.
Una suite per autodafé.

https://amzn.to/3qiq6jx