Let’s get lost.
Paul e Linda amavano perdersi.
Ci si fa guidare dai piedi, ci si lascia alle spalle il noto che passo dopo passo si avvicenda all’ignoto, tra familiarità e sorpresa.

Mi piace perdermi a Napoli.
Dopo gli incontri di lavoro incasellati ad arte mi lascio trasportare dalle correnti, dalla funicolare, dagli odori. L’aumento dei luoghi conosciuti esaurisce lo stupore; wu-wei urbano, mappa concettuale della perdita; il ventre della città che custodisce segreti alimenta la fiducia nel nuovo.

Il mio giovane collega mi ha ricondotto a pochi centimetri da un luogo di culto, emporio pregiato di dischi negli Anni d’Oro. Piazzetta Nilo, Tattoo Records, vinilica alba dei quartieri. La pizzeria accanto è brulicante, l’intervista evapora in fragranza, occasione propizia per meditare sui precetti di Hernán Huarache Mamani:
saper tacere;
saper dire molto con poco;
saper dare valore alla singola parola.
Ci si ritrova.
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Ph. A. Parente