Tra i dischi di Peter Gabriel, Scratch sprigiona un fascino esclusivo.
Sarà per la figura di Robert Fripp, perno mobile che tra 1977 e 1978 aleggiava con una pesantissima leggerezza; c’era e deviava, presenziava e depistava.

Il secondo atto di Peter; Exposure di Robert; Sacred Songs di Daryl Hall. Triangolazione pop mistica al tramonto del decennio.

Oggi pomeriggio abbiamo la masterclass sulla storia del prog-rock all’Accademia Lizard.
Dovrò tenermi saldo ai massimi sistemi, dalle fondamenta alle direzioni nuove, senza potermi addentrare nelle sottigliezze del post-progressive di fine anni ’70, quando il termine più conveniente, nella sua felice vaghezza, era art rock.