Poco più di dieci anni fa, quando nacque Federica, presi una decisione. Consapevole dei privilegi, delle sicurezze e delle opportunità del nascere nell’occidente europeo, pensai che il meglio che avrei potuto fare era sostenere Amref.

Nell’Africa subsahariana ogni anno muoiono in media 3 milioni di bambini prima di compiere 5 anni. Nel 2021 200.000 sono morti con le mamme al momento del parto. Nella parte meridionale del Sudan il 43% della popolazione (e oltre 1 milione di bambini) è affetto da malnutrizione, acuta e nella maggior parte dei casi severa. Per non parlare di siccità, vaccinazioni, disinformazione.

Il livello di disattenzione sui social è molto alto, è anch’esso una piaga, proprio come la malaria. Ma il mio/nostro piccolo contributo mensile ha lo stesso valore di questo post: è una goccia nell’oceano, ma meglio una goccia in più che una in meno.

La rivista che Amref manda ogni mese ci aggiorna non solo sui drammi di milioni di umani, ma anche sui grandi traguardi ottenuti grazie alle nostre piccole donazioni: medicinali, acqua pulita, scolarizzazione, assistenza al parto, cure neonatali, visite pediatriche (anche a domicilio…), 11 milioni di persone vaccinate contro il Covid.

Il titolo Prendiamo per mano il futuro una volta tanto non è retorico.