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The Rhythm Method (diary): 6 giugno

Paul Bowles osservava il mondo al Grand Café Central. Tennessee Williams beveva il tè alla menta al Grand Café de Paris. Piaceva molto anche a Ian Fleming. Jack Kerouac alloggiava all’Hotel Continental quando gli andava bene, altrimenti aveva la camera n. 5 a El-Muniria. Lì la 4 era di Allen

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The Rhythm Method (diary): 26 maggio

Non ho ancora testato seriamente queste Mizuno, comprate cinque anni fa in vista della prima liberazione post Covid. Avrebbero dovuto sostituire in maniera immediata e vigorosa le gloriose Nike con le quali inaugurai, a fine maggio 1995, la mia piccola storia di podista. Nike slacciate spellate scuoiate sventrate in trent’anni

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The Rhythm Method (diary): 29 aprile

Siamo ciò di cui ci nutriamo. Siamo la musica che ascoltiamo, i libri che leggiamo, i vestiti che indossiamo. Le parole che meditiamo, le vie che le incarnano in azioni. Siamo anche i luoghi che abitiamo. Con quale cura seminiamo, con quanta quiete raccogliamo. Oggi ho trascorso una giornata magica

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The Rhythm Method (diary): 30 marzo

Una casa editrice è un organismo complesso che vive di scambi di energia, di giochi di contrappesi per essere nel mercato senza perdere la dimensione artigianale e indipendente – umana, mi verrebbe da dire. Proprio per questo ho affidato i miei ultimi tre lavori, i più importanti a partire dal

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The Rhythm Method (diary): 13 marzo

Non è cosa da poco raccontare la Firenze dei Litfiba e del rinascimento rock, del clubbing e della moda, quella dove non si dormiva mai, a chi c’era e l’ha narrata, da autentico protagonista, come Bruno Casini. Compagno di passeggiata in una città piovosa, con un pellegrinaggio alla cantina di

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The Rhythm Method (diary): 2 gennaio

Paolo caro, durante la cena tibetana, nel clima ovattato e soffice del ritiro di meditazione a Pomaia, è arrivata la notizia. Come un ago lento che buca mollemente un palloncino, sgonfiatosi piano, pianissimo. In quell’ambiente morbido, isolato e protetto, aver appreso della tua morte è stato surreale. Solo stasera, a

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The Rhythm Method (diary): 10 dicembre

…Da lontano sentivamo solo basso e batteria Da lontano sentivamo lenti treni andare via… Ultimamente sto riascoltando Weekend. È l’ultimo album di inediti di Alice, uscito dieci anni fa. Il singolo Da Lontano era un impeccabile esempio di pop d’arte, arricchito dalla combinazione di voci/suoni di Luca Carboni e Paolo

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The Rhythm Method (diary): 6 dicembre

Appena uscito, appena arrivato, appena divorato. Guarda un po’, con i libri di scuola non ho mai fatto così – sarà la benedizione del rock ‘n’ roll, avrebbe detto Springsteen. Michele Rossi ha osato l’impossibile, è stato abilissimo nel raccontare la storia e la poetica dei CCCP; ha selezionato e

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The Rhythm Method (diary): 29.11

Premessa: nella vita ho agito svariate volte da stupido e ho subìto azioni stupide con eguale frequenza, dunque sono titolato per esprimermi sull’argomento. Ho sempre pensato che siamo circondati da stupidi, ma si tratta di una semplice valutazione numerico-statistica, non una constatazione incontrovertibile. Grazie a Le leggi fondamentali della stupidità

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The Rhythm Method (diary): 4 novembre

Sono reduce dal mio primo Lucca Comics. Ho scortato mia figlia cosplayer Federica vestita da Jujutsu Kaisen per incontrare individui altrettanto camuffati da manga o anime preferiti e farsi tante foto con espressioni e gestualità congrue al clima delle Arti Occulte. Che poi Jujutsu Kaisen dovrebbe essere il nome del

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