Ricordo con affetto e piacere le Distillerie Di Malto. Era il 2001 – anno particolarmente felice per il prog italiano – e la band abruzzese debuttava con “Il manuale dei piccoli discorsi”: un album d’esordio indebitato con la grande tradizione italiana e inglese ma non per questo sgradevole. Tutt’altro: i ragazzi avevano un approccio onesto, sicuramente ingenuo ma positivo, come gran parte dei gruppi che si muovevano all’alba del nuovo millennio.

Cosa è cambiato oggi, a tredici anni di distanza? Moltissimo: il prog tricolore è talmente istituzionalizzato, condizionato dall’interesse per i grandi vecchi e le vecchie dinamiche da pesare davvero tanto sui gruppi più giovani. E’ per questo che il ritorno delle Distillerie, per le quali il tempo sembra essersi fermato, ha un sapore curioso, quasi straniante. I ragazzi sono stati in pausa per una dozzina d’anni, hanno perso il flautista Luca Latini e il batterista Mau Di Tollo – prima con la Maschera di Cera, ora solista – e tornano con un secondo album sostanzialmente figlio (o fratello…) del primo.

Pubblicato da Musea Records (che in quel 2001 aveva un catalogo ben più ricco e significativo), “Suono!” riporta all’attenzione quel sound vispo e sognante, grintoso e romantico, che le DDM presentarono anni orsono. A cavallo tra Orme e King Crimson, PFM e Genesis, i nostri non rinunciano al rock sinfonico vecchia maniera, giocando tutto su cambi d’atmosfera e dinamiche (vedi ad es. la convincente “Il suono seducente del sogno”, un manifesto d’intenti più che un pezzo), soprattutto su idee melodiche centrali, intorno alle quali ruotano i brani, dalla fiabesca e incalzante ballata rock del “Guardiano” alle articolazioni di “Nemesi” e “Lorca e Dalì”, gli episodi che meglio sintetizzano la personalità delle DDM. La scoperta del riff – inserito in un tessuto tipicamente art-rock – di “Rovescia l’immaginazione e scopri la realtà” allontana il sound degli esordi; la presenza di tracce registrate da Latini e Di Tollo ricorda talvolta quei momenti, e proprio per questo “Suono!” si candida subito come classico Lp di transizione.

Probabilmente poco competitive se poste accanto a nuovi campioni come Coscienza di Zeno, Not a Good Sign, Camelias Garden e Gran Turismo Veloce, le Distillerie hanno ancora un loro spazio nella storia recente del nostro prog: con una personalità ancora in formazione, “Suono!” lo conferma in pieno.

www.distilleriedimalto.it

D.Z.