Una bella recensione di Tommaso D’Alterio sul sito della Libreria Iocisto, Napoli, dove ho presentato in prima nazionale il nuovo libro.

Come in ambito televisivo le reti generaliste hanno dovuto fare spazio ai canali tematici anche nel mercato musicale sono venuti meno i tradizionali punti di riferimento: tramontata la vecchia stella polare della rivista (che formava intere generazioni selezionando i dischi “buoni e giusti”), oggi l’appassionato si concentra solo sui suoi artisti preferiti per saperne il più possibile attraverso tutti i canali disponibili, quindi parte dai profili social e dalle enciclopedie on line, passa per biopic e documentari ormai prodotti in quantità industriali, e atterra su libri più o meno voluminosi (e costosi)

Dunque la monografia musicale è oggetto “for fans only”?

Il nuovo libro di Donato Zoppo ci porterebbe a rispondere al tempo stesso no e sì

No, perché l’oggetto di questo volume sono i Beatles e Battisti (o meglio il duo Battisti-Mogol), ovvero due miti della musica inglese ed italiana che hanno attraversato le generazioni ed anche le fazioni che spesso dividono gli appassionati magari anche per motivi non prettamente musicali (quante persone rigorosamente di sinistra ascoltavano di nascosto “Il Mio Canto Libero” nonostante i suoi presunti ammiccamenti fascisti? Quanti metallari hanno canticchiato pezzi più o meno soft dei Beatles magari intorno ad un falò venendo meno alla loro immagine di “duri”?)

Segue: https://www.iocistolibreria.it/tommaso-dalterio-scrive-di-un-nastro-rosa-a-abbey-road-il-1969-dei-beatles-il-1979-di-lucio-battisti-di-donato-zoppo/