E reunion fu. Ma c'è reunion e reunion. Pensiamo all'ultima incarnazione dei Van Der Graaf, completamente proiettata verso il nuovo come testimonia il recente album strumentale “ALT”. E in Italia? Dalla seconda metà degli anni '90 i protagonisti del nostro progressive sono tornati in larga parte in azione, tra studi e palchi. Insieme alla PFM – ancora in giro con il suo “neverending tour” – e alle Orme – attive nonostante le recenti divisioni – gli Osanna sono la band che più e meglio di altre ha investito sul concerto, raggiungendo con le ultime formazioni degli spettacoli rock d'eccellenza.

Lino Vairetti, circondato da giovani talenti, ha puntato molto sul live e oggi gli Osanna sono titolari di uno dei migliori live set in circolazione: un concerto degli Osanna è passione, energia, vitalità e soprattutto puro rock. Proprio quello che trasuda dall'attesa rivisitazione live di “Milano Calibro 9”. A 40 anni di distanza dal successo del film di Fernando Di Leo e della relativa colonna sonora, la band partenopea rilegge quell'esperienza andando, come conviene alle grandi rock band, a sciacquare i panni in Estremo Oriente, per la precisione al Club Città di Kawasaki, ormai tempio del prog italiano in giappone.

“Rosso rock” presenta la nuova “Preludio Tema Variazioni Canzona” in versione integrale, con un'adamantina line-up e gli archi del Tokyo Vielle Ensemble. Non ci sono modifiche sostanziali, anzi colpisce la fedeltà alla versione originale (fatta eccezione per l'inserimento dell'inedita “Tempo” nella quinta variazione), priva di fiati ma debitamente irrobustita: d'altronde gli Osanna di 40 anni dopo sono molto più rocciosi ed elettrici, con la new entry Pasquale Capobianco perfettamente inserita negli equilibri sonori (vedi il suo assolo in “My mind flies”). E' l'occasione per riascoltare un lavoro piacevole, probabilmente snobbato, che conferma una delle principali qualità dei gruppi prog: l'abilità al lavoro con le immagini, che in questa versione risulta valorizzato e anche maggiormente scorrevole, meno frammentario.

“Rosso rock” è anche il titolo di uno dei due inediti, che insieme alla focosa tammurriata rock “'O culore 'e Napule” fa il punto della situazione sugli Osanna in studio: calorosi, quadrati e lontani da certi clichè progressive, esuberanti e delicati al tempo stesso.

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D.Z.