Cosa hanno in comune Beatles e Pink Floyd? Nel 1967, nel pieno dello spirito hip della Swingin' London, i Fab Four del “Sgt. Pepper” furono molto influenti sui Pink Floyd, che condivisero con Lennon e McCartney i celebri studi di Abbey Road. Dopo quel momento di splendida concentrazione artistica e musicale le strade intraprese furono assai diverse: alla perfetta forma-canzone dei Beatles, pur aperta a mille varianti anche anomale, i Pink Floyd contrapposero larghi e profondi spazi strumentali. Eppure un dato comune, determinante e decisivo, c'è. Lo sanno bene i Tactus Rosa – Acoustic Symphony Band, che a tale elemento si accostano: la eguale, dirompente e inimitata influenza sulla società e sui costumi inglesi ed europei.

Il progetto Tactus Rosa ha diversi punti d'interesse. In primis è uno spettacolo che approda su disco tenendo fede all'impatto live: il gruppo infatti ha voluto preservare la sua matrice 'on stage' registrando una recente performance al Teatro Ariston di Bolzano Vicentino. In secondo luogo la natura stessa della formazione: una rock band di ispirazione progressive, con due voci, un quartetto d'archi e una predilezione per atmosfere acustiche. In terzo luogo la scelta del repertorio: il titolo “Oltre il già noto” indica una direzione meno “celebrativa”, volta a valorizzare evergreen con un piglio strumentale diverso, oppure brani meno gettonati.

Se le beatlesiane “For no one” e “Martha my dear” e le floydiane “Hey you” e “Nobody home” brillano di nuova luce grazie alla resa ariosa e gentile dei TR, le intramontabili “Wish you were here” (eccellente), “Let it be”, “Fool on the hill” e “Money” acquistano una piacevole fisionomia, mai troppo lontana dall'originale ma azzeccata nel connubio tra rock band e archi.

La validità delle voci – maschile e femminile in un convincente intreccio – e il rapporto equilibrato tra la componente rock e quella classica/acustica rendono i Tactus Rosa una formazione intrigante, solo a tratti un po' indecisa, che sarebbe interessante ascoltare anche alle prese con del materiale proprio.

http://www.tactusrosa.com

D.Z.