Slow Train Coming.
Curiose assonanze su rotaia.
Stavo ascoltando Dylan And The Dead tra le brume del mattino, ennesimo treno. Mentre il diabolico polmone ritmico americano si gonfiava negli auricolari è entrata prepotente e maleducata la vocetta della signorina benvenuti a bordo. Distrazioni sonore che incatenano, locomotive breath.
In viaggio dopo una fitta due giorni a Pordenone, ancora travolto da suoni e visioni, copertine come quadri ma soprattutto trampolini per viaggi interstellari. Ho scoperto il vinile Sonic Boom dai potenti effetti lisergici, poi un 45 giri con Sergio Endrigo sulla mucca, poi un gruppo ungherese tutto colorato di cui fatico a ricordare il nome lungo lungo, come questo treno dylaniano che buca le pianure.