La devozione alla musica conduce al ringraziamento attraverso la condivisione, l’opera, la messa in circolo del bene.
La devozione al maestro conduce all’uccisione.
Sono devoto al musicista, non riesco ancora a uccidere il maestro.
Credo che il segreto sia nell’unione – musicale e mistica.

A un anno dal suo passaggio – o transito, o spoliazione, o svestizione, o liberazione – lo ringrazio.
Il motivo principale è per il silenzio e l’ascolto.
Grazie ai silenzi della sua musica, non solo le pause, le sospensioni tra un passo e l’altro, le oasi nel cammino, ci ha rivelato la qualità dell’ascolto. Ascolto di altro dalla musica. Un altro sapere, fatto di incontri, scoperte, conversazioni.

Rileggo oggi questo librino, ritrovando un percorso intrapreso proprio grazie a lui.
La gioia di Jodorowsky che parla di alchimia, di energia vitale, di rinascita con la vagina, di papa e papessa, di presenza, di simboli e maestri.