Un luogo ricco di storia come il Real Sito di Carditello è l’ambiente ideale per i migliori storytelling.

A differenza dei nostri spettacoli su Battisti e Beatles, che nonostante la ricercatezza hanno una forza comunicativa maggiore, A National Anthem ha un tratto esoterico al quale tengo molto. Non è solo il racconto di Seattle, di uno spaccato di anni 90, di altri protagonisti come i Radiohead. È anche un percorso oscuro nella fine di tutte le cose: una vita, una scena, un desiderio collettivo, una stagione.

Da questo punto di vista, la formidabile band che da qualche anno ho la fortuna di accompagnare con la mia narrazione ha una potenza espressiva eccezionale. Se poi si aggiunge un gigante del nostro jazz come Luca Aquino, allora il risultato è davvero unico nel suo genere.

Un ringraziamento speciale alla Fondazione Real Sito di Carditello e al pubblico di ieri sera, attento e partecipe. Il prossimo appuntamento di Jazz & Wine, martedì 27, avrà come protagonista un oggetto simbolico potente: il vinile.