Quando si fa parte di questo gruppo sgruppato e sgarrupato, senza rito di iniziazione e senza tessera di iscrizione, congrega di atomi non comunicanti, quella dei lupi solitari sradicati, il natale si presenta sempre come una colossale rottura di balle.
Poi quando meno te lo aspetti, ma quando sei già nel pieno di un nuovo corso partito da un nuovo punto di vista/ascolto/contatto, accadono cose emozionanti.

I miei migliori auguri a chi mi legge qui o su carta, a chi mi ascolta in radio o dal vivo, a chi è accanto a me in comunanza fisica o vicinanza spirituale, all’insegna della ripartenza.
Un ribaltamento di prospettiva, un nuovo sguardo, un rinnovato cammino.
Come diceva l’Orlando pazzo al termine del Castello dei Destini Incrociati, “Ho fatto tutto il giro e ho capito. Il mondo si legge all’incontrario”.
Buona natività.