L’antico principio junghiano del nutrire l’anima per non renderla un intollerante e diabolico drago vorace passava ingenuamente, negli anfratti ombrosi di fine anni 80, anche nel vestiario.
Oggi ho ritrovato, direttamente dalla preistoria delle preistorie, una spilletta dei Dead Kennedys.
Completamente tumefatta dal tempo, ormai rugginosa con buona pace di Jello Biafra, era utile per rafforzare la propria identità. Diventava uno scudo ancora più difensivo nonostante avesse le dimensioni di una monetina.
Quando la provincia democristiana aggrediva,  era la colonna sonora per la barricata. La bestia trionfante si placava, non prima di aver messo in circolo il suo veleno.