Ma l’amor mio non muore.
In questi giorni si celebrano i 50 anni di Arcana, uno degli editori più significativi del panorama italiano, col quale ho avuto l’onore di scrivere due libri – Prog. Una suite lunga mezzo secolo e King Crimson: testi commentati – e di disseminare saggi, prefazioni e contributi in lavori altrui.
Benché oggi abbia un profilo diverso da quello militante delle origini, il catalogo Arcana resta un poderoso archivio di informazioni e approfondimenti in materia musicale.

Uno dei primi titoli pubblicati mezzo secolo fa – poco dopo il colpo di mano del nuovo Re Nudo, il numero col pisello gigante in copertina – fu un pamphlet dada tra situazionismo, denuncia e sovversione creativa. Gianni Emilio Simonetti dirigeva, i compagni della gang del gobbo internazionale scrivevano e disegnavano, i magistrati vegliavano minacciando sequestri, tant’è che il libro fu diffuso dopo un sonnacchioso biennio di cautela attraverso un distributore di Marsiglia.

Non ho la prima edizione ma la ristampa DeriveApprodi del 2008, ogni tanto riguardo la tabella della stampa underground partita nel 1966 con Mondo Beat e quella sulle droghe: accanto a eroina cocaina stimolanti alcool nicotina barbiturici sono menzionate televisione, ideologia e tecnologia. Tra i pericoli dell’abuso di queste ultime tre: dipendenze psicologiche, perdita di conoscenza, epatiti, lesioni cromosomiche.
Buon compleanno Arcana.