La continuità del Suono.
Tonica di un’intera esistenza.
Il ritratto di Spencer Hodge, 1991, collezione privata del maestro.
Rileggere Tecnica mista su tappeto fa bene.
Un testo luminoso, che supera la prevedibile dialettica dell’intervista – il ping pong del botta e risposta che rischia di avere grossolani risvolti gossippari – e diviene scambio, fluidità, rovesciamento di ruoli, maieutica in musica.
Ho amato questo libro perchè ho amato Battiato, come amo certi colloqui tra uomini di cultura (e di mondo, e di esperienza, e di potenza, e di sostanza) che si denudano, lasciano titoli e conquiste alle spalle, mettono al centro l’ascolto, il non-giudizio, lo spazio tra le cose, il quesito come veicolo di condivisione. La bellezza del rivoltare la domanda non in contro-domanda qabalistica, ma in risposta problematica.
Tecnica mista va riletto perchè è un testo in evoluzione. Un antidoto alla ottusa rigidità del non-cambiamento. Non che Battiato detenga l’ipse dixit, ma certe affermazioni sono di un candore francescano: “Quando uno dice di essere sincero bisogna anche chiedergli: Ma in che senso sei sincero, rispetto a quale conoscenza di te?. Io dirò la verità, dirò la verità che oggi ritengo tale”.
Parlerò di questo e dei tanti Battiato, senza cattedra e nell’abbraccio di un dialogo collettivo, alla fine della Notte Bianca del Libro 2021 a Montagano (CB) con i Borghi della Lettura, giovedì 12 agosto alle 23.00.