Altro viaggio, dal Roccella Jazz alla mia Lecce, con gli Stones in cuffia. Some Girls, non lo sentivo da un po’. Quando un immortale scende tra noi nel regno della quantità dona nuova sostanza all’ascolto. Il contrario dei morti di Pitagora che si aggirano tra i viventi. Mangiare il cuore del ritmo.
Proprio ieri sera al Teatro al Castello ho raccontato il festival di Hyde Park, 5 luglio 1969, la morte di Brian Jones due giorni prima, una Honky Tony Women mai così fangosa e cadenzata, Jagger vestito di bianco con le farfalle in volo dalla gabbia. Stamane però Mick, Keith, Ronnie and Charlie guidano il pensiero in altro modo. Osservo questo pass: Artisti. Chi è l’artista?
Se dovessi scomodare Gurdjieff si dovrebbe ragionare sul concetto di arte oggettiva. Troppo impegnativo per noi tonte scimmie contemporanee. Meglio pensare all’arte come processo di perfezionamento durante il quale si compie un certo lavoro su di sé, mettendo in circolo certe energie.
Artista è stato Charlie: ha costruito uno stile sui propri limiti; ha lavorato sulla propria limitatezza per entrare nel tempo, nello swing, nel groove. Per un obiettivo superiore, la band, ma restando distaccato. A distanza si vedono meglio le cose. Take The Coolest Train.
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Grazie di cuore al grande pubblico di Roccella Jonica: fedele, attento, presente. Rumori Mediterranei è sempre una venue prestigiosa, alla quale teniamo tantissimo. Inoltre ci siamo divertiti proprio tanto. Honky Tonk Blues For you all.