Quante vite nei passaggi.
La saturazione d’essere che rende l’umano sacro esplode nei traslochi. Sono stati di transizione che, se affrontati con presenza, sprigionano rivelazioni.

Nell’ultimo da poco concluso, con l’auspicio che sia il definitivo, ho ritrovato una parte importante di me. Cataste di libri fotocopiati da biblioteche di ogni dove ammassati nei cartoni Ikea, scatoloni bianchi molto più inquietanti dei cubi neri da trasportare tra un palco e l’altro. Almeno quella, diceva Thurston Moore ai tempi di fuoco e fiamme dei Sonic Youth, è l’essenza del rock’n’roll.

Quanto studio negli anni passati. Lo sento ancora come un investimento. Un termine che, svuotato da qualsiasi risvolto economico-finanziario, mi fa sentire la mutazione. In-vestire come in-tuire: una nuova veste interiore, il candore dell’iniziazione, la chiamata a nuova vita.