Una ventina di anni fa, anzi di più, esisteva una brillante fanzine – pian piano diventata una rivista a tutti gli effetti – di nome Wonderous Stories.

La dirigeva Paolo Carnelli, ci scrivevo con piacere, erano i tempi gloriosi della passione per il prog e per i dintorni, la cosa più formativa era leggere le tante firme che la popolavano. Una di queste era “Nellogiovane”, al secolo Stefano Solventi. L’ho sempre seguito con interesse, se non ricordo male all’epoca di WS era anche al Mucchio e già in Sentireascoltare, ho letto e apprezzato i suoi lavori su PJ Harvey e Radiohead.

Il suo parere sul mio nuovo libro è stato il primo ad arrivare.
Dal crepuscolo del rock al “monolite su una spiaggia desolata, varco e allo stesso tempo barriera, abbaglio bianchissimo di un sogno senza uscita”.

https://www.sentireascoltare.com/recensioni/donato-zoppo-lucio-battisti-scrivi-il-tuo-nome-su-qualcosa-che-vale/