Ho immaginato i libri scritti con Aliberti come una trilogia dei primi passi all’insegna della Salamandra disegnata da Vauro – il soffio infuocato della passione.
Negli ultimi tempi ho meditato sulla voglia di passare dal tre al quattro, di aggiungere un lato oppure, pitagoricamente, di fare specchiare il triangolo nel suo doppio per far nascere un quadrato. In soldoni, ci si incammina verso una tetralogia: sarà l’esigenza dell’istante isolato, o della stabilità; una questione di spazio e di pesi.

In questi giorni in un affollato Salone Internazionale del Libro da AlibertiPadiglione PAD OVAL Stand W01 – trovate in bella vista i tre libri: Lucio Battisti, CSI e Litfiba. In attesa del quarto, previsto per l’inverno, che avrà come filo rosso, o come linea guida, la Santa Impazienza.