Oltre che con promozione, Salone fa rima con bazarone.
Un vortice babelico borgesiano tardoalessandrino, aleph seriali e labirinti di inchiostri. Però è bene esserci, soprattutto per gli editori che illustrano l’ampiezza del catalogo, la qualità del lavoro, la trasversalità delle proposte.
Quest’anno il mio È stato un tempo il mondo è in uno stand prestigioso accanto a Giovanni Lindo Ferretti, collega di collana, dimensioni e veste grafica. Una accoppiata di luoghi e suoni, dalla Bretagna di Ko de mondo all’Appennino delle Maestà, ben presentata da Siria, Francesco e Lara.
Buona lettura, buona sosta nel temporaneo accampamento culturale di Aliberti Compagnia Editoriale.