Ieri siamo andati a curiosare al concerto di Lucio Corsi.
Curiosare. La molla è stata quella: la verifica del palco, la prova del nove.
Prova ampiamente superata. Mi è bastato vedere i due Marshall giganti ai lati del palco e in mezzo la tastiera volante nel cielo, tipo Brian Auger Oblivion Express. Simboli cari a noi vecchi militanti.
Un sold out ovvio, migliaia di persone per un rock show come si deve. Per una volta, invece della fuffa indie-depressivo-uterina, un po’ di sana, cavernosa, dura energia maschile.
Due righe su L’indiependente:

https://www.lindiependente.it/lucio-corsi-tour/