Quando ho cominciato a studiare E già per il mio libro con Aliberti, ho immaginato il Lucio Battisti criptico dei primi anni ’80 e mi sono interrogato: cosa pensa? con chi parla e come parla? come procede su questa via silenziosa del non più Mogol/non ancora Panella?

Così ho aperto e chiuso ognuno dei quattro capitoli del libro con dei dialoghi immaginari ma verosimili, che sono diventati argomento di discussione con un battistologo sommo come Renzo Stefanel.

Su Extra Music Magazine trovate la chiacchierata, a mio/nostro/loro avviso molto interessante:
http://xtm.it/DettaglioIntervisteMonografie.aspx?ID=23112