Riccardo Storti: ‘Roberto Vecchioni. Professore e gentiluomo’ (Aereostella)
Roberto Vecchioni. Professore e gentiluomo, il nuovo libro di Riccardo Storti (Aereostella), recensito sul mensile L’Idea, n. 163, dicembre 2011:
Roberto Vecchioni. Professore e gentiluomo, il nuovo libro di Riccardo Storti (Aereostella), recensito sul mensile L’Idea, n. 163, dicembre 2011:
Terra in bocca. Quando i Giganti sfidarono la mafia (Il Margine), il libro di Brunetto Salvarani e Odoardo Semellini, recensito sul bimestrale Totemblueart, n. 38/39 di giugno/luglio 2011:
Rosso sopra verde è la mia divisa – Canzoni d’autore contro la guerra, il libro di Mario Bonanno, recensito sul mensile L’Idea, n. 162, ottobre 2011:
Finalmente un gran bel disco rock italiano. Stones of Revolution, quarta fatica dei Thee Jones Bones, è una dichiarazione di appartenenza a uno stile di vita e di suono ma anche un’ipotesi di rock contemporaneo non mummificato. La formazione bresciana, che di album in album introduce e seleziona nuovi elementi
La Rua Catalana è un ensemble beneventano nato a Napoli: mai come questa volta origini geografiche e luogo di fondazione hanno influito nella maturazione del linguaggio. Se da una parte il giovanissimo sestetto è partito da un suono intimista ed elaborato (con un approccio ambizioso tipico di tante formazioni di
Mi trovo sempre in difficoltà con le formazioni progressive metal. A Costo di sembrare superficiale e non professionale, so già in anticipo che finirò il pezzo parlando di una band impersonale, che poco o nulla aggiunge al modello – interpretato in modo a dir poco ortodosso – dei Dream Theater.
Tanto mitizzato quanto sfruttato in lungo e in largo, “YS” è uno dei punti di riferimento indiscussi del progressive mondiale. Probabilmente è stato l’album con il maggior contributo di rivalutazione postuma ma anche uno dei lavori sui quali autore e discografia hanno campato più di rendita. Che Gianni Leone sia
Un ricordo da uno splendido concerto, una delle più belle esibizioni del 2011.
Croce e delizia degli appassionati, il nuovo progressive sorto dalle ceneri di un’utopia e dalla seconda metà degli anni ’80, ha consegnato alla storia cumuli di derivazioni e prolissità ma anche tante ottime idee, molti dischi eccellenti, un pugno di band capaci di fare bella figura accanto ai giganti del
Quando si è “più realisti del re” si rischia di suonare vecchi e nostalgici a prescindere dal genere. “Big Time” di Adrian Weiss è un buon esempio di un pezzo di anni ’80 – epoca d’oro dei guitar hero più intrepidi – trasportato nella contemporaneità. Ma per fortuna Weiss ha