The Rhythm Method

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The Rhythm Method (diary): 9 ottobre

Ogni 9 ottobre. La vita è scandita dal numero, da tanti numeri che legano, uniscono. Danno ritmo e senso; connettono ed emozionano. Oggi John avrebbe compiuto ottantadue anni. Parleremo di lui anche attraverso la copertina di Menlove Ave., 3 novembre 1986. Andy Warhol sarebbe scomparso una manciata di mesi dopo.

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The Rhythm Method (diary): 7 ottobre

C’è un passaggio a me caro del De Tranquillitate Animi che da Seneca passa, inevitabilmente, agli amati Epitteto e Marco Aurelio. L’utilità del ritiro, la pulizia. Accostarsi al proprio sentire e discendere in sé onde evitare il disturbo dell’ordine interiore. Ma ritiro non è isolamento: la solitudine farà provare nostalgia

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The Rhythm Method (diary): 6 ottobre

Ogni 6 ottobre. Accadimenti ripetuti e non. Cuori aperti e nudi, confidenze al sole di ottobre. E poi ritorni di note e artisti. Il 6 ottobre nasceva Ivan Graziani. Usciva Foxtrot dei Genesis. Usciva Red dei King Crimson. E chissà quanti altri eventi e non eventi nel laboratorio del tempo.

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The Rhythm Method (diary): 30 settembre

Dopo ogni evento, che è una calorosa sequenza di parole ascolti sorrisi sguardi domande risposte suoni ancora parole, si impone l’antico auspicio di Goethe: che si torni a una silenziosa contemplazione. Temporanea, mi permetto di aggiungere, per poi tornare a fare spazio tra i rumori. Ieri sera alla Libreria iocisto,

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The Rhythm Method (diary): 23 settembre

La vita ci dà tanto. Abituati come siamo a soffermarci troppo spesso – forse sempre – sulle nostre mancanze, perdiamo di vista le presenze. E la bellezza. Chi fa il mio mestiere riceve quotidianamente il dono di potersi nutrire di bellezza. Così, allontanato il pensiero di ciò che non c’è,

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The Rhythm Method (diary): 20 settembre

La seconda delle 18 regole del Dalai Lama è un invito alla vigilanza. Più lontanamente, all’osservazione di certi meccanismi legati alla perdita, alla sconfitta, a quel grande omaggio che è la rinuncia cosciente: Quando perdi, non perdere la lezione. La privazione – di un bene, di un affetto, di un’occasione

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The Rhythm Method (diary): 19 settembre

Nel 1999 il Dalai Lama ha scritto 18 regole. Non è un decalogo da seguire in maniera acritica e supina: è un cammino dettato da compassione e amore, la forza alla quale tutto l’universo obbedisce. Provo a tirare fuori una regola al giorno, in omaggio a una promessa di miglioramento.

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The Rhythm Method (diary): 18 settembre

Federica fotografa spesso. Aveva una macchina digitale, poi il telefono. Ha un discreto allenamento visivo, ieri pomeriggio stimolato da una lunga e immersiva visita al Museo Archeologico, tra etruschi, nuraghe, manga, busti romani e papiri egizi. Oggi ha pensato di ritrarmi. Quando lo fa con pastelli o pennarelli il risultato

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The Rhythm Method (diary): 15 settembre

Napoli mi ha sempre dato tanto. Mi ha anche tolto qualcosa, ma è stata assai generosa nelle compensazioni. Lo scorso marzo, con la prima nazionale del mio libro Un nastro rosa a Abbey Road, si sono aperti spiragli che hanno in grembo realizzazioni. Oggi sono tornato alla Libreria Iocisto, di

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The Rhythm Method (diary): 13 settembre

Il Piemonte e la qualità dei tramonti. Me li ricordo sin da bambino, quando dalla finestra della nonna osservavo rapito i ragazzi più grandi che ogni giorno, poco prima dell’imbrunire, si scatenavano – con morigeratezza piemontese, al ralenti – nelle loro partite di pallone. Mi affascinava il contrasto tra il

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