L’anziano Samurai recitava: con ogni pensiero, con tutta la forza, provare a conoscere i propri difetti e correggersi. Per tutta la vita. Questa è la Via.

Precetto complesso e impegnativo, soprattutto nell’oceano di distrazioni futili – e più sono futili, più allontanano – del mondo contemporaneo.
Credo ci abbia pensato anche George, che ha scritto e pensato, composto e corretto da solo, senza il naso di un partner sotto il quale scrivere canzoni, come facevano John e Paul dai Tempi Antichi di Liverpool.

Mi piace immaginare che lo abbia pensato anche Claudio Jonta, al quale Covergreen ha dedicato un libro. Cantautore scomparso da tempo, meritevole di scoperta e riscoperta. Due righe affettuose in una domenica mattina di sole, ovviamente su Jam:
https://www.jamtv.it/recensioni-libri/su-claudio-jonta-cantautore