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The Rhythm Method (diary): 23 settembre

La vita ci dà tanto. Abituati come siamo a soffermarci troppo spesso – forse sempre – sulle nostre mancanze, perdiamo di vista le presenze. E la bellezza. Chi fa il mio mestiere riceve quotidianamente il dono di potersi nutrire di bellezza. Così, allontanato il pensiero di ciò che non c’è,

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The Rhythm Method (diary): 20 settembre

La seconda delle 18 regole del Dalai Lama è un invito alla vigilanza. Più lontanamente, all’osservazione di certi meccanismi legati alla perdita, alla sconfitta, a quel grande omaggio che è la rinuncia cosciente: Quando perdi, non perdere la lezione. La privazione – di un bene, di un affetto, di un’occasione

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The Rhythm Method (diary): 19 settembre

Nel 1999 il Dalai Lama ha scritto 18 regole. Non è un decalogo da seguire in maniera acritica e supina: è un cammino dettato da compassione e amore, la forza alla quale tutto l’universo obbedisce. Provo a tirare fuori una regola al giorno, in omaggio a una promessa di miglioramento.

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The Rhythm Method (diary): 18 settembre

Federica fotografa spesso. Aveva una macchina digitale, poi il telefono. Ha un discreto allenamento visivo, ieri pomeriggio stimolato da una lunga e immersiva visita al Museo Archeologico, tra etruschi, nuraghe, manga, busti romani e papiri egizi. Oggi ha pensato di ritrarmi. Quando lo fa con pastelli o pennarelli il risultato

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The Rhythm Method (diary): 15 settembre

Napoli mi ha sempre dato tanto. Mi ha anche tolto qualcosa, ma è stata assai generosa nelle compensazioni. Lo scorso marzo, con la prima nazionale del mio libro Un nastro rosa a Abbey Road, si sono aperti spiragli che hanno in grembo realizzazioni. Oggi sono tornato alla Libreria Iocisto, di

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The Rhythm Method (diary): 13 settembre

Il Piemonte e la qualità dei tramonti. Me li ricordo sin da bambino, quando dalla finestra della nonna osservavo rapito i ragazzi più grandi che ogni giorno, poco prima dell’imbrunire, si scatenavano – con morigeratezza piemontese, al ralenti – nelle loro partite di pallone. Mi affascinava il contrasto tra il

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The Rhythm Method (diary): 12 settembre

L’anno non lo ricordo. Il luogo preciso neanche. Curavo Le vie della musica per Il Sannio Quotidiano e andai a curiosare nell’entroterra salernitano: c’era il vernissage di un mito rock della mia gioventù, ero particolarmente curioso perché ignoravo avesse anche una fiorente attività artistica. Il nome della mostra, da asmatico

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The Rhythm Method (diary): 11 settembre

Se la signora Fs e il signor Trenitalia contassero tutti i treni che ho preso in oltre vent’anni di vita e lavoro, riceverei un Premio Fedeltà Incrollabile grande così, altro che Cartafreccia. Ennesimo binario romano di ripartenza dopo una sequela di ritardi, ma l’attesa è felice perché duplice è la

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The Rhythm Method (diary): 12 agosto

“Dopo il divorzio e la rottura traumatica della mia successiva relazione ho passato un periodo di gran confusione. Ho fatto ricorso alla terapia per cercare di venire a patti con il lato distruttivo della mia personalità, per cercare di capire perché le cose sono andate in quel modo. Con la

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The Rhythm Method (diary): 11 agosto

Quando i giganti si incontrano. Il misterioso candore floreale di Paul. George e il desiderio di sondare la luce interiore. Ringo e le ali del ritmo. John psiconauta alla ricerca del senso. 11 agosto 1967. Richard Avedon è alla Thompson House a Londra per fotografare i Beatles. Uno dei più

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