Com’è nata A Tratti, la canzone che apre Ko de mondo, disco d’esordio dei CSI?

Nel mio nuovo libro c’è il racconto della genesi, quasi nota per nota, ma se non resistete e volete sapere tutto – o quasi – subito, oggi su Rolling Stone Italia c’è un piccolo estratto.
Comincia così:

“Meriggio misterico al Prajou. Controra bretone. Altro che siesta. Sono ore che Gianni va avanti, si è messo in testa di ricreare un suono irresistibile nato il giorno prima. Un giro di basso a circolo, lo ribatte con gli echi, un suono bellissimo e penetrante che però al momento di registrare non gli esce più. Vuole evitare il loop artificiale a suon di taglia e cuci, troppo facile. Autenticità al comando. Gli altri cominciano a spazientirsi, qualcuno sbuffa, un altro sbadiglia, c’è chi è pronto a tirare giù una bestemmia sotto forma di accordo storto, a spigolo. Giovanni non sa neanche che in casa c’è uno stallo del genere, è al mare, osserva il moto ondoso. Poi il corto circuito della memoria: Gianni ricorda di aver stoppato le corde con la mano coperta da una camicia di pile tipo boscaiolo canadese. Benedetto grunge. La rimette e finalmente gli torna quel suono, felpato e ipnotico, una corrente calda”.

[grazie a Claudio Todesco]

https://www.rollingstone.it/musica/storie-musica/quando-ferretti-e-i-csi-hanno-scritto-a-tratti-non-rappresento-coloro-che-vorrebbero-essere-rappresentati-da-me/904321/