Vita immaginaria è il tema della XXXVI edizione del Salone Internazionale del Libro. La vita immaginaria muove la vita creativa, come scrive Natalia Ginzburg nel suo magnifico saggio, e a volte anticipa e indovina le vicende della vita reale. Riguarda quindi anche l’attesa di un futuro che possiamo costruire attraverso la letteratura, il cinema, l’arte, le parole scritte e le voci alle quali dedichiamo la nostra speciale attenzione. Anche la nostra segreta devozione e le nostre speranze. Questo Salone è allora l’omaggio alla vita immaginaria, in tutte le sue forme: al suo modo creativo, malinconico, fiducioso e sempre nuovo di creare altri mondi e di farli incontrare, sperando perfino che qualcuno di essi possa diventare reale”.
[Annalena Benini, Direttrice editoriale del Salone del Libro]

Giovedì 9 maggio partirà la XXXVI edizione del Salone, appuntamento irrinunciabile per autori, lettori, editori, curiosi. Il mio libro sui CSI non potrà mancare e sarà in ottima compagnia, quella di Aliberti.

Quando vi avvicinerete al Padiglione Oval, in direzione dello stand W01, vedrete da lontano un pannellone di un paio di metri: una foto bretone di trentun’anni fa – scattata dal prode Claudio Martinez – con due libri griffati Salamandra, ÓRA difendi conserva prega e quello del sottoscritto.
Vi aspettiamo a Torino.