The Rhythm Method

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The Rhythm Method (diary): 27 maggio

Non per diletto nè per diporto, ma per studio e investigazione, anzi per ri-cognizione umana e artistica, abbiamo intrapreso un soggiorno marocchino. Ho scattato pochissime foto, precisamente due. Una al portone magnificamente intarsiato di un riad un po’ sgarrupato in pieno deserto, l’altra in questo vicoletto nel dedalo della Medina

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The Rhythm Method (diary): 8 maggio

Il buddhismo e le ciacione. Le parole sono importanti. Credo sia uno dei più sottili insegnamenti del buddhismo, che non pratico da militante ma che seguo alla distanza giusta per simpatizzare, per non farmi travolgere dalla furia tontolona della tifoseria – quella sì, una piaga. Il buddhismo sottolinea l’intensità della

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The Rhythm Method (diary): 30 aprile

La sgargiante giacca floreale di Renato Portolan – che ho ammirato sia in backstage che sul palco – è stata una delle cose più belle di Pensieri, Parole e Musica, lo spettacolo dedicato a Lucio Battisti che abbiamo portato al Teatro Zancanaro di Sacile venerdì 28. Nel corso degli anni

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The Rhythm Method (diary): 26 aprile

Memoria. Fantasia. Ritualità. Consapevolezza. Condivisione. Ecco le parole chiave, le più ricorrenti, pertinenti ed evocative, che abbiamo usato ieri sera. Il 25 aprile celebrato da ANPI Benevento con Solot al Mulino Pacifico è stato memorabile. Grazie al pubblico, che ha seguito con partecipazione emotiva e curiosità una sequenza musicale forse

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The Rhythm Method (diary): 24 aprile II

Un anno fa esatto, grosso modo a quest’ora, due sguardi si incrociavano. Sommessamente, fugacemente, a volte con circospezione, altre volte con timidezza, fors’anche paura. Un ping pong elettrico. Oggi quell’elettricità è mutata, connessa a qualcosa di superiore che la trasforma, istante dopo istante. Nei Ritorni, piegata quasi nascosta – preziosa

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The Rhythm Method (diary): 24 aprile

Il vero è nella memoria e nella fantasia. Se l’obiettivo è raccontare in un modo altro il 25 aprile, allora un verso del canzoniere sovversivo Battisti-Panella può diventare il titolo ideale per uno spettacolo. Domani proveremo a celebrare la Festa della Liberazione con un gemellaggio tra parole e musica, suoni

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The Rhythm Method (diary): 13 aprile

Echoes of sufi dances. Uno dei doni più belli di quando ero cucciolo furono un paio di enciclopedie. Una classica di storia, arte e letteratura, l’altra tecnico-scientifica. Amavo immergermi e girovagare a caso tra le voci, l’emersione ciclica portava con sé strati di saperi, ancora oggi presenti. Quando questa abitudine

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The Rhythm Method (diary): 12 aprile

Agli sgoccioli degli anni ’80 avevamo un MSX, un affare grande così ideale per i videogame. Era un trampolino di lancio per spericolate avventure arcade, nonostante dietro lo schermo fosse tutto un ghirigoro penzoloni. La domenica compravamo le cassette in edicola, ogni settimana c’erano giochi nuovi ma la cosa più

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The Rhythm Method (diary): 5 aprile

Mudra Sounds XIII. Dal monte ventoso dei miei sentimenti, l’algoritmo oggi ha fatto tutto un giro strano. Quello informatico segue percorsi lineari, connettivi. Quello interiore salta, devia, impenna e derapa. Segue un insondabile tragitto non euclideo che pesca tra memorie antiche e pulsioni recenti, tra la nebbia del ricordo e

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The Rhythm Method (diary): 3 aprile

Il maestro di yoga è un omino sottile, flemmatico, felpato. Movimenti precisi, pensati, una sorta di veloce ralenti. Morbidi come quel codino a pallina lassù in cui tutto è uno. Quando siamo nella fase terminale sotto la copertina himalayana, dopo lo snodamento degli asana – che pare siano otto milioni:

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